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Il mercato azionario sta andando in crash?

29/02/2020 , In: Finanza , With: No Comments
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Questa è la domanda che mi sono sentito ripetere per tutta la settimana, la risposta purtroppo è che nessuno lo sa. 

Quello che possiamo fare è solo provare ad alzare lo sguardo dal buco dove siamo finiti e capire che non siamo perduti come pensiamo o come ci fanno credere. 

Oggi sono andato a prendermi un caffè in un bar nel centro di Perugia, ad un certo punto sono entrate 4 ragazze di origine cinese. La prima cosa che mi è venuta in mente è stata: oddio. 

La seconda è stata: ragiona. se i contagiati dal virus Covid 19 in Cina sono circa 80.000 e la popolazione cinese è composta da 1 miliardo di persone, vuol dire che il virus è sotto controllo. 

La terza: almeno per oggi continua a prenderti il tuo caffè con calma. 

E’ quello che mi ripeto e continuo a ripetere agli altri ogni giorno, non per un finto ottimismo, ma perché anche se i contagi crescono non siamo ancora in una pandemia dalle caratteristiche da fine del mondo.

I mercati finanziari come sempre sono il termometro del panico che dilaga in momenti come questi. 

Ma anche in questo caso la cosa migliore da fare è ragionare.

Nella foto qui in basso possiamo vedere come il grafico S&P 500 dal 2009 per 18 volte ogni volta che c’è stato un crollo dovuto a qualche notizia o evento recupera e superare il suo massimo di oltre il 5%. 

Ogni volta c’è un motivo per far scendere il mercato azionario ed ogni volta ce n’è uno buono per farlo risalire. 

La differenza tra le due situazioni è che quando c’è la discesa i media si scatenano alimentando la paura, quando accade il contrario invece nessuno se ne occupa mai a sufficienza.

Le persone non si spaventano infatti di un -10% ma hanno paura del vuoto, pensano che quel calo sia l’inizio della fine. 

Ma il mercato quindi sta crollando o siamo di fronte all’ennesima situazione di allarmismo che si concluderà con un rimbalzo e con una successiva risalita? Come dicevo all’inizio non è dato saperlo ma possiamo aiutarci guardando a ciò che è accaduto in questi ultimi 100 anni.

L’indice americano in questo ultimo secolo ha avuto 10 grandi situazioni di forti depressione, come possiamo vedere nel grafico seguente: 

100 anni e dieci grandi depressioni, il 5% di tutte le correzioni in borsa sono state grandi crolli, il restante 95% sono state solo correzioni momentanee,

ll crollo del 1929 spazzò via 30 anni di guadagni. Il crollo del mercato azionario del 1973-1974 riportò il Dow al punto in cui era nel 1958. ai minimi del 2009, il mercato era scambiato a prezzi visti nel 1996! Nonostante tutto la sostanza è sempre la stessa il trend di lungo termine non cambia come possiamo vedere in questo altra foto:

Inoltre se guardiamo quest’ultimo grafico vediamo come a seconda della quantità di azioni o di obbligazioni che teniamo in portafoglio i rendimenti sono minori a mano a mano che si aumenta la parte obbligazionaria. 

Quindi più si ha una certa propensione alla volatilità più si ottiene rendimento. 

Se vuoi ottenere di più, devi essere disposto a vivere questi momenti come delle opportunità preparandoti mentalmente per tempo, mantenendo la calma e preparando una strategia adeguata. 

Le strategie possono essere quella di acquistare il mercato diversificando gli strumenti, i momenti di ingresso, le aree geografiche e i settori e nel momento in cui ci sono questi cali repentini approfittarne con la liquidità che si ha a disposizione.

Il mondo non finirà e quando tutto si risistemerà riusciremo a vedere le cose per come effettivamente sono, cioè che il rischio è direttamente collegato alla ricompensa che vogliamo ottenere. 

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Michele Sportoletti

Consulente Finanziario

A volte prendendo in mano questo libro mi rendo conto del valore degli insegnamenti in esso contenuti. Ben Graham, quasi ottantenne, ha confidato ad un amico che sperava ogni giorno di fare qualcosa di folle, qualcosa di creativo e qualcosa di generoso. Non saprei dire ancora quale di queste tre cose mi abbia ispirato per creare questo blog.