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Ragioni per vendere e ragioni per acquistare

11/01/2020 , In: finanza comportamentale , With: No Comments
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Bill Gates parlando del mondo degli investimenti una volta ha dichiarato che ciò che ci fuorvia sono le cattive vicende legate ad un titolo o ad un mercato, mentre il miglioramento graduale ci frega, perché non si nota. 

Si dice che le cattive notizie infatti viaggiano con una velocità quasi di 10 volte maggiore rispetto a quelle buone, perché spesso vengono amplificate dai media, fanno più rumore, sono quelle che il nostro cervello nota di più. 

Se guardiamo il grafico seguente ci accorgiamo come ci sono innumerevoli notizie negative che hanno accompagnato gli investitori in questi ultimi 10 anni. Una serie ininterrotta di buone ragioni per vendere, e sono sicuro che se ci mettessimo a fare una ricerca ancora più approfondita potremmo inserire ancora più notizie negative di quelle che ha utilizzato l’autore del grafico. Nonostante tutto ciò che vediamo non è un andamento in calo ma anzi un mercato che ha totalizzato in 10 anni il 495%. 

Perché il grafico ha un andamento rialzista nonostante le cattive notizie? 

L’autore prova a fare un confronto tracciando per la stessa linea temporale tutti gli eventi positivi che ha potuto trovare.

Come vediamo trovare buoni motivi per comprare è più difficoltoso di quello che si pensi, non perché non ci siano eventi positivi, ma perché evidenziare spunti rialzisti è un esercizio più difficile per il nostro cervello visto che i miglioramenti  sono graduali e mai repentini. 

A Wall Street si dice infatti che l’orso scende dalla finestra e il toro sale utilizzando le scale. 

Pensiamo un attimo alla nostra esperienza.

Qual’è la tentazione che abbiamo di fronte alle cattive notizie. Vendere. Quanto di ciò che abbiamo? Tutto, perché vogliamo proteggerci il più possibile.

Quando invece sentiamo segnali di distensione o di tranquillità cosa facciamo? In genere aspettiamo, poi se le cose migliorano palesemente iniziamo ad investire piano piano. 

Questi due grafici rappresentano lo stesso mercato, lo S&P 500, che ha il medesimo andamento, nonostante le buone o le cattive notizie. Questo ci insegna che non fare nulla dovrebbe essere l’impostazione predefinita per la maggior parte di noi, anche se vedendo a ciò che è accaduto in passato è più facile a dirsi che a farsi. 

Michele Sportoletti

Fonte: Theirrelevantinvestor

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Michele Sportoletti

Consulente Finanziario

A volte prendendo in mano questo libro mi rendo conto del valore degli insegnamenti in esso contenuti. Ben Graham, quasi ottantenne, ha confidato ad un amico che sperava ogni giorno di fare qualcosa di folle, qualcosa di creativo e qualcosa di generoso. Non saprei dire ancora quale di queste tre cose mi abbia ispirato per creare questo blog.