fear nothing (meglio della barca)

Fear Nothing

22/07/2016 , In: Finanza , With: No Comments
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Possiamo considerare la Borsa come una vera invenzione per l’umanità. Due sono i concetti più importanti che stanno a monte di questo mercato che sono: la condivisione del rischio e l’invenzione della persona giuridica. Ma perché il rischio è così importante in economia? Per crescere bisogna che qualcuno si prenda dei rischi, fondi un’impresa con il pericolo che fallisca, si getti in un’avventura imprenditoriale, investa tempo ed energia per creare un nuovo prodotto o un nuovo processo produttivo. Essenzialmente quando le cose vanno bene, vanno bene perché cresce la propensione al rischio invece quando le cose vanno male, spunta l’avversione al rischio. Sostanzialmente i consumatori hanno paura di spendere e i produttori tirano in remi barca e non si lanciano in nuove imprese.

Ma come è nato il concetto di condivisione del rischio? Dobbiamo tornare indietro di qualche secolo, infatti già nel XIV° secolo in Inghilterra le navi che partivano per l’Oriente, per caricare tè o spezie o altre merci preziose, correvano rischi come tempeste, tifoni, pirati, ammutinamento della ciurma. Così prima di partire, il capitano della nave, in una taverna spiegava un foglio e chiedeva a chi era interessato, di scrivere il proprio nome sotto il suo, da qui nasce il concetto di sottoscrizione. In questo modo il sottoscrittore pur standosene a casa partecipava ai ‘profitti e perdite ’del viaggio. Il rischio veniva condiviso e così se ne poteva assumere di più. In questo modo il sottoscrittore era come se avesse acquistato un “azione” solo per quel viaggio periglioso. Questo pezzetto di impresa è come le azioni di oggi, che costituiscono quel che si compra o si vende nelle Borse, cioè nei mercati azionari.

L’altro concetto è l’invenzione della persona giuridica, in particolare la separazione fra persona fisica e giuridica. Facciamo un altro esempio, inventiamo una nuova trappola per topi. Faccio dei debiti per comprare il capannone, comperare le materie prime e dare il primo stipendio ai lavoratori in quanto spero che queste trappole abbiano molto successo e il ricavato mi permetta di rientrarci e guadagnarci. Per alcune ragioni le trappole non funzionano e non si vendono, ma arrivati a questo punto chi mi ha prestato i soldi li rivuole.  Se però, non ne ho da restituire, cosa succede? Se ho iniziato l’attività a mio nome, quindi come persona fisica, e ho accumulato dei debiti ne sono responsabile con tutti i miei beni. Se invece sono una persona giuridica sarò responsabile solo con il patrimonio della società. In questo modo i soci non perdono i loro beni personali ma quelli legati all’azienda, così l’assunzione del rischio è facilitata.

Negli investimenti il rischio non è soltanto legato al fallimento dell’impresa ma le fonti di rischio possono essere diverse ciascuna delle quali impatta sull’investimento in maniera differente. Ne parleremo in maniera più dettagliata nel prossimo post.

“Nel business come nella vita il rischio è un elemento essenziale. Chi non assume rischi non può avere successo. “  (Richard Branson)

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Michele Sportoletti

Consulente Finanziario

A volte prendendo in mano questo libro mi rendo conto del valore degli insegnamenti in esso contenuti. Ben Graham, quasi ottantenne, ha confidato ad un amico che sperava ogni giorno di fare qualcosa di folle, qualcosa di creativo e qualcosa di generoso. Non saprei dire ancora quale di queste tre cose mi abbia ispirato per creare questo blog.